I PREDONI DEL SAHARA
aveva udito il loro dialogo. "Con un pugno lo accoppo." "Non ammazzarlo. Ci occorre vivo per sapere dove hanno condotto Esther. M'immagino che ci sia
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non doversi trovare più dinanzi al marchese, né all'erculeo Rocco, si era subito diretto verso la piazza del mercato dove, come Amr aveva promesso
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galleria che è molto bassa. Dove conduca io non lo so; però mi pare che vi siano colà maggiori probabilità di trovare un'uscita anziché rimanere qui
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ancora la giovine. Gli era sembrato di udire un profondo sospiro. "Esther!" chiamò. La giovane aveva aperto gli occhi e stava per alzarsi. "Dove sono io
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Bonshebur. È poi una città dove il fanatismo, fino a qualche anno fa, imperava feroce. Nessun infedele vi poteva entrare sotto pena di morte, e
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Guinea per tre bocche ben distinte: il Nuovo e Vecchio Calabar ed il Nun. Dove nasce non ha che due soli piedi di larghezza, a malapena la mole d'un
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frettolosamente al mercato degli schiavi, dove era certo di ritrovare il capo Tuareg. Voleva compiere i suoi sinistri disegni più presto che gli fosse possibile
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. "Nondimeno sarei più tranquillo se lo vedessi alzarsi fra le sabbie." "Dove si trova la seconda grotta?" chiese il marchese. "A quattro o cinquecento passi
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." "Ve ne saranno qui," rispose Ben. "Ai Tuareg premono le merci e le armi e non già l'acqua. Sanno dove si trovano i pozzi e ne hanno in abbondanza
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d'oro, dieci denti d'elefante e trecento talleri; una somma enorme in una città dove gli schiavi negri si pagano quattro o cinque libbre di sale."" "Noi
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dire che vi sono certi luoghi dove la pioggia non cade che a lunghissimi intervalli, una volta forse ogni quindici o vent'anni, e dove il calore
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i mehari, coricati l'uno presso l'altro, sonnecchiavano, mentre presso il pozzo bollivano alcune pentole. "Nessuno!" esclamò, impallidendo. "Dove sono
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sono costoro?" "Dei francesi." "Fratelli degli altri? ... di quelli che abbiamo scannato al sud dell'Algeria?" "Silenzio, Amr." "Dove vanno?" "A
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?" "Sì, signor marchese. Basta caricarli." "Signore," disse in quel momento l'ebreo, "dove vi recate?" "Nel deserto; volete accompagnarci? ... L'aria di
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marchese, con visibile malumore. "Sono partiti da cinque giorni," rispose El-Haggar, che si era già informato dal capo della borgatella. "Per dove
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hanno già cominciato a coltivarne una parte, creando numerose oasi produttive, dove i datteri e le piante gommifere crescono a profusione." "Come! Sono
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state recate da alcuni algerini della scorta, raccolti morenti di fame e di sete al confine del deserto, dove erano caduti dopo una marcia terribile
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," disse Ben. "Tasili non è più qui per indicarci dove si trova la chiave." Fece portare una zappa, introdusse la punta nella toppa e dopo reiterati
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, che era fiancheggiato da foltissime piante dove i negri potevano imboscarsi e lanciare i loro dardi con piena sicurezza. Per la terza volta l'urlo
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?" chiese il marchese. "Sì, signore," rispose El-Haggar. "Il canale di Kabra è terminato." "Ed i kissuri?" "Non so dove siano andati. Temevo che ci
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!" esclamò Rocco. "Gettala fuori." "Voi sapete che i leoni hanno l'abitudine di ritornare là dove hanno abbattuto una preda." "Sì, per divorarsela
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," rispose il moro, i cui sguardi si erano fissati verso il sud. "E dove?" "Non scorgete quel punto nero, appena visibile, che s'alza sull'orizzonte?" "Non è
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capanna ed accendiamola," sussurrò il marchese. "Devono essere tutte vuote." Scavalcarono una siepe ed entrarono in un recinto, dove si trovavano alcuni
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vostri ordini. Fra un'ora sarò di ritorno e chissà che non vi rechi delle buone notizie." "Dove andate?" "Da un arabo mio amico, personaggio molto
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alcuni fichi secchi, la carovana riprendeva la marcia per raggiungere i poggi boscosi, dove il moro sapeva trovarsi una fonte. La traversata di
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incidenti notevoli, ai pozzi d'Amul Taf, dove trovarono alcune famiglie sahariane che si dedicavano all'allevamento dei cammelli corridori, mestiere molto
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spedizione vendicatrice." "Ed il compagno di Bascir, quell'El-Aboid, sapete dove si trovi ora?" chiese Ben Nartico. "Mi hanno detto che è cammelliere
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sorella? E dove si trova?" "Presso un mio correligionario." "Al sicuro?" "Lo spero." "Allora non inquietatevi; la rivedrete. Le guardie del governatore non
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distruggerle." "Ecco l'avanguardia che arriva," avverti Ben Nartico. "Prima che ci piombino addosso inoltriamoci nel deserto. Dove non vedono verdura
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." "Da dove era partita la carovana?" "Da Tafilelt." "E andava a Marabuti?" "Chi ve lo ha detto?" chiese il sahariano, guardandolo con sorpresa. "E
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." "Voi sapete dove si trova!" esclamò il marchese. "Sì, ho saputo che fa parte d'una carovana che ora sta approvvigionandosi a Beramet e che deve
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il gigante. "Ho cinque palle e il marchese ne ha altre sei. Cerchiamo di barricarci in qualche luogo." "E dove?" chiese il marchese. "Vedo un caffè
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notte!" esclamò finalmente. "Dove se ne può vedere una simile? Bisogna venire nel deserto per goderne di uguali. "Ora comprendo l'amore che nutrono i
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sotto la feritoia," rispose il sardo. "Siamo alti dal suolo?" "No, appena tre metri." "Dove guarda questa finestra?" "In un giardino." "Ben," disse il
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e sotto la coda e nere lungo il dorso e le ali. Questi volatili sono ancora numerosissimi nel Sahara e vivono là dove altri animali non potrebbero
Accademia della crusca
